Il mondo è dei giovani

DiMagnus

Il mondo è dei giovani

In poco più di un decennio, dall’inizio degli anni ’50 alla metà degli anni ’60, il fervore culturale animato dai giovani che si sviluppa soprattutto negli USA e in Inghilterra accende il mondo come una vampata: i movimenti studenteschi si moltiplicano e conquistano le prime pagine dei giornali, le proteste contro la guerra in Vietnam si fanno più dure e violente, la libertà sessuale diventa un vero e proprio manifesto.

I musicisti, che sono tra quei ragazzi, nel frattempo si fanno portavoce dei disagi di questa controcultura, attingendo da generi diversi per distillare un linguaggio proprio.

La summer of love

È così che nel 1967 si arriva alla famosa “summer of love”, un’estate di estasi durante la quale migliaia di giovani si radunano a San Francisco per urlare le loro esigenze di amore, pace e libertà.

Questo nuovo modo di stare assieme ed esprimersi non è mai stato così potente e aggregante come in quel magico anno, il cui manifesto è ben riassunto da Scott McKenzie nel suo celebre brano “San Francisco”, dove canta: ”Se andrai a San Francisco, metti dei fiori tra i capelli, lì incontrerai persone gentili”.

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